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San Pietro a Patierno San Pietro a Patierno / Via Masseria del Monaco

Agguato San Pietro, uccisi zio e cugino del killer Rione Sanità

Anche Carmine Sacco è morto nell’agguato di via Masseria a San Pietro a Patierno. Il padre Gennaro Sacco era stato freddato con un colpo alla testa, Carmine invece è morto in ospedale dove era stato soccorso

Nell’agguato avvenuto in via delle Masserie, è morto anche Carmine Sacco, il figlio di Gennaro già deceduto nella stessa sparatoria a San Pietro a Patierno.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due erano a bordo di una moto, guidata da Carmine, 29 anni, quando i killer, alle loro spalle, forse anche loro a bordo di una moto, hanno iniziato a sparare.

Hanno colpito alla testa Gennaro Sacco, capo del clan Sacco-Bocchetti. Il figlio Carmine ha tentato la fuga ma, forse già ferito, si è schiantato con la moto contro un muro. Ha continuato la fuga a piedi ma è stato raggiunto dai killer che gli hanno sparato contro altri colpi di arma da fuoco.

Il clan Sacco-Bocchetti è attivo principalmente a San Pietro a Patierno; gli affari sono concentrati nel settore della droga.

E' ancora troppo presto per capire se ci si trovi di fronte a un avvertimento o una vendetta trasversale, ma Gennaro e Carmine Sacco, il capo clan della zona e suo figlio, uccisi ieri in un agguato, sono lo zio e il cugino di Costanzo Apice. Quell'Apice, il cui volto fece il giro del mondo attraverso la diffusione del video chock che lo ritraeva mentre, in pieno giorno, al Rione Sanità, ammazzava Mariano Bacio Terracino.

Ora, è ancora il momento delle ipotesi e, tra le più concrete, spiccano quelle che indicano Costanzo Apice come affiliato del clan Sacco, clan in cui il suo ruolo poteva essere quello di guardaspalle del boss Gennaro Sacco. Un'altra ipotesi è quella per cui l'agguato a San Pietro a Patierno possa essere un avvertimento nei confronti di Apice che avrebbe lasciato intendere l'intenzione di pentirsi. Le ipotesi ancora non sono state confermate dagli inquirenti.

Apice, residente a Secondigliano, quartiere confinante con quello di San Pietro a Patierno, è stato fermato lo scorso 19 novembre in un'abitazione di Castel Volturno.


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