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Angela è libera, lieto fine per la disabile "prigioniera" delle Case Celesti

Da oggi un montascale elettrico, presto i lavori per l'ascensore: finisce nel migliore dei modi la storia di Angela, bloccata in casa da quando erano stati arrestati gli spacciatori che l'aiutavano a scendere le scale

Nel palazzo di Angela Faraco, la disabile che vive al quarto piano delle Case Celesti, ci sarà l'ascensore. Nel frattempo da oggi la donna potrà scendere le scale grazie ad un montascale elettrico che le è stato donato. Un lieto fine quindi, per una storia - raccontata da Amalia De Simone del Corriere del Mezzogiorno - che aveva del paradossale: vivendo in un condominio senza ascensore, Angela per poter scendere di casa e fare le terapie era costretta a ricorrere all'aiuto degli spacciatori impiegati nel “sistema” di Secondigliano. Poi gli arresti: la chiusura della piazza di spaccio aveva costretto Angela in casa, orfana dei suoi "particolari" aiutanti.

Qualcuno ha prestato attenzione alla sua vicenda, e le è venuta in soccorso. Salvio Zungri di Ortopedia Meridionale ha offerto l'aiuto gratuito della sua azienda: sopralluogo tecnico e poi consegna di un montascale elettrico dotato di cingoli. Da oggi Angela e sua madre potranno fare quei quattro piani più facilmente. “Per fortuna l'azienda mi dà spesso la possibilità di organizzare delle belle iniziative – Spiega al Corriere Zungri – Di fronte a situazioni come quelle di Angela mi viene rabbia, lei ha diritto a poter essere libera”.

Anche Alessandro Fucito, assessore al Patrimonio del Comune di Napoli, si era recato alle Case Celesti con una squadra di tecnici e dirigenti, per capire come risolvere la situazione. “In ventiquattro anni non è mai stato fatto il collaudo e in realtà l'ascensore non è stato nemmeno completato – spiega Fucito – Con l'emergenza post terremoto del 1980, queste case furono occupate da chi ne aveva bisogno prima ancora che fossero ultimati i lavori. L'ascensore va messo ma ci vogliono tanti soldi”. Che però ha già trovato. Cinquantamila euro che arriveranno grazie al contributo della Fondazione Con il Sud.
“Questa vicenda potrebbe essere lo spunto per 'entrare' nelle Case Celesti e avviare un processo di regolarizzazione degli occupanti – aggiunge Fucito – e da qui una serie di iniziative per rendere questo posto più vivibile. Ora tocca anche alle Case Celesti reagire e lasciare ai margini chi ha imposto la legge della camorra”.

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